Ezio Greggio ed i suoi 66 anni. Conduttore televisivo, comico, cabarettista, attore, regista e sceneggiatore italiano , è un professionista molto apprezzato nel mondo dello spettacolo
È anche giornalista pubblicista iscritto all’ordine dei giornalisti. Ha condotto fin dalla prima edizione il telegiornale satirico Striscia la notizia, di cui è il volto più rappresentativo insieme ad Enzo Iacchetti. Risiede nel principato di Monaco, dove organizza il Monte-Carlo Film Festival de la Comédie. È fondatore e animatore di un’associazione impegnata in favore dei neonati prematuri, l’«Associazione Ezio Greggio» attiva dal 1995 nell’assistenza pediatrica.
Nasce nel 1954 a Cossato, all’epoca in provincia di Vercelli, oggi in provincia di Biella, da Nereo Greggio (1923–2018)[5] e Luciana Boggiani (1930–2014)[6]. Nereo Greggio era stato soldato in Grecia durante la seconda guerra mondiale e dopo l’armistizio dell’8 settembre, condotto in uno Stalag tedesco decise di non arruolarsi nell’esercito della neonata Repubblica Sociale Italiana. Questa decisione gli costò la reclusione in un campo di concentramento in Germania, per tre anni. Il padre di Ezio era il direttore di un’azienda tessile dove lavorava anche la madre. Mentre il padre auspicava per lui un impiego in banca, Ezio tenta di entrare nel mondo dello spettacolo al Derby a Milano per poi incontrare Antonio Ricci alla Fininvest.
Esordisce su Telebiella, prima televisione locale italiana; il regista Peppo Sacchi, fondatore dell’emittente, ricorda nel libro Il crepuscolo della Tv gli esordi di Greggio. Debuttò come cabarettista nel 1978 alla Rai partecipando ai programmi La sberla e Tutto compreso di Giancarlo Nicotra e Giancarlo Magalli senza particolare successo, ma conobbe Gianfranco D’Angelo che lo convinse ad abbandonare la RAI per passare alla neonata Fininvest in cui poi lo affiancò alla conduzione del programma comico Drive In, che gli diede popolarità, in particolare con la parodia delle televendite in cui metteva all’asta un quadro kitsch dell’inesistente pittore Teomondo Scrofalo, sketch ripreso poi negli anni successivi nel programma Veline e citato nel suo film Box Office 3D – Il film dei film.
Esordì come attore cinematografico nel 1980 nel film Sbamm!, di cui curò anche il soggetto e la sceneggiatura; venne chiamato da Carlo Vanzina per il film Yuppies – I giovani di successo del 1986 nel sequel dello stesso anno, Yuppies 2. Nel 1987 prese parte insieme a Paolo Rossi al film Montecarlo Gran Casinò e in seguito recito in altri film comico-parodistici: Vacanze di Natale ’90, Vacanze di Natale ’91, Anni 90, Infelici e contenti, Miracolo italiano.
Nel 1988 su Canale 5 condusse assieme a Lorella Cuccarini Odiens, programma di Antonio Ricci che successivamente lo volle come conduttore del suo nuovo show Paperissima esordito nel 1990. In quello stesso anno divenne presidente di una squadra di calcio, il Corbetta F.C., carica che detenne sino al 1992. Nel 1993 tornò in televisione con la terza edizione di Paperissima, ma raggiunse la massima popolarità conducendo dal 1988 Striscia la notizia, altro programma ideato da Ricci e, a parte l’edizione 1991/92, lo ha poi condotto per più di 4.000 puntate, affiancato da altri personaggi dello spettacolo.
Nel 1994 esordì alla regia con Il silenzio dei prosciutti, girato negli Stati Uniti d’America. Durante le riprese di questo film conobbe Mel Brooks,[8] col quale l’anno successivo recitò in un cameo in Dracula morto e contento. Sempre nel 1995 proseguì con il film di Carlo Vanzina Selvaggi. Greggio firmò poi la regia di Killer per caso (1997) e di Svitati (1999), in cui rivolle come attore al suo fianco Mel Brooks. Nel 2000 affiancò Leslie Nielsen in 2001 – Un’astronave spuntata nello spazio.
Ha recitato anche in diverse fiction prodotte da Mediaset come Anni ’50, Anni ’60, Un maresciallo in gondola, O la va, o la spacca e, in coppia con Iacchetti, Benedetti dal Signore e Occhio a quei due. Nell’estate 2008 subentra a Teo Mammucari nella conduzione di Veline, che ricondurrà nell’estate 2012. Nel 2008, dopo una pausa di alcuni anni, tornò al cinema partecipando ai film Un’estate al mare di Carlo Vanzina e Il papà di Giovanna di Pupi Avati, una storia ambientata in epoca fascista nella quale Ezio interpretò il suo primo ruolo drammatico. Nel 2011 interpretò e diresse il film parodistico Box Office 3D – Il film dei film, che non riscosse successo; venne inoltre presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Da vari anni è direttore del Monte-Carlo Film festival de la comédie e risiede nella città monegasca.
Nel 2015 ha ottenuto la cittadinanza albanese, mantenendo anche quella italiana.
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