Il Regno Unito ha registrato 44.104 nuovi contagi da coronavirus, complice la variante Delta, e altri 73 decessi, secondo i dati dell’ultimo bollettino. Il numero totale dei nuovi casi nel corso della settimana scorsa è salito del 35,8% rispetto ai sette giorni precedenti mentre i decessi sono saliti del 59%. I ricoveri per Covid in ospedale hanno raggiunto livelli record degli ultimi 5 mesi. Secondo i dati aggiornati al 19 luglio, sono entrati in ospedale 752 pazienti, con un incremento del 21% rispetto alla settimana precedente. Bisogna tornare al 25 febbraio per trovare simili cifre. Rimane in ogni caso lontanissimo il picco di 4.134 ricoveri dello scorso 12 gennaio. Ma qual è la situazione in Italia? Ieri nel nostro Paese sono stati registrati 4.259 nuovi contagi e 21 morti, con il tasso di positività salito all’1,8%. La variante Delta “temo che crescerà al pari del Regno Unito, non vedo perché l’Italia dovrebbe avere meno casi” ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.
Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, ha invitato a guardare quello che accade in Inghilterra. “Se si osserva quello che è successo in Inghilterra, che secondo me è un’anticipazione di quanto succederà in Italia, considerando anche il fatto che il tasso di protezione della popolazione italiana è più basso di quello inglese, non è che ci vuole un’arte divinatoria per capire quello che succederà in Italia. Sta scritto nel grafico dell’Inghilterra” ha detto Crisanti. “L’Inghilterra è passata nel giro di 40 giorni da mille casi a 50mila” al giorno, ha sottolineato il virologo. Ed è solo “parzialmente vero”, ha avvertito, che non ci siano ripercussioni su ospedalizzazioni e decessi. “L’Inghilterra è passata da 2-3 morti a 50 morti al giorno e da 500 ricoveri a 2.500, in aumento”. Quindi attenzione a “una narrativa che è falsa – ha ammonito – Con questo numero di casi, senza vaccino, l’Inghilterra avrebbe tranquillamente 700-800 morti al giorno. E comunque, se i casi in Inghilterra aumenteranno ancora, come probabilmente aumenteranno, avranno 100 morti al giorno”.
Alessandro Vergallo, presidente nazionale dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac), ha spiegato che “ci troviamo anche in Italia di fronte al piede iniziale di una quarta ondata” della pandemia da Covid-19, evidenziando che “oltre l’85% di chi sviluppa una malattia grave e rischia di andare in rianimazione è non vaccinato o ha fatto una sola dose a breve distanza dal contagio”. Quest’ultima ondata “sarà diversa dalle altre che abbiamo vissuto soprattutto perché abbiamo vaccinato la metà degli italiani – ha ricordato – e di questo dobbiamo tenerne conto. Ma non sappiamo quanto la diffusione delle varianti potrà oltrepassare il fattore protettivo dato dai vaccini”.
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