La Procura di Milano ha aperto una inchiesta per omessa dichiarazione dei redditi nei confronti di Netflix, la società californiana che distribuisce via internet film e serie tv a pagamento. L’indagine, come scrive oggi in Corriere della Sera, è coordinata dal pm Gaetano Ruta e affidata ai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziario della Guardia di Finanza e a differenza della altre inchieste fiscali milanesi che hanno riguardato Apple, Google o Facebook, al gruppo statunitense che offre la pay tv in streaming non si contesta la “stabile organizzazione” occultata al fisco. E questo perché, pur avendo una attività nel nostro Paese (ha 1,4 milioni di abbonati), non ha strutture e dipendenti (immobili, impianti e macchinari da cavi, fibre ottiche e computer) che partecipano in modo rilevante all’attività che invece viene svolta, in questo caso in Olanda, nella sede europea.
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