Medicina: in 68mila pronti al test ma il nodo e’ la carenza di specializzazioni

Ad una settimana dall’inizio dei test per l’accesso alle facolta’ a numero chiuso per l’anno 2019-2020, si registra una nuova impennata di iscrizioni per i corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria e l’aumento di circa il 20% dei posti a disposizione (1.800), fortemente voluto dal ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, non riuscira’ a far fronte nemmeno ad un terzo delle richieste. A rimanere esclusi e a dover ‘ripiegare’ su un’altra facolta’ anche quest’anno saranno circa 56 mila aspiranti camici bianchi in tutta Italia, dal momento che – secondo i dati ufficiali del Miur – gli iscritti sono 68.694 (nel 2018 erano 67.005) e i posti a disposizione sono 11.568 per Medicina e 1.133 per Odontoiatria. 

Ma questa e’ solo la punta dell’iceberg di un problema, quello della carenza dei medici, che in Italia sta diventando sempre piu’ grave. A mancare, cioe’, non sono tanto i giovani medici laureati bensi’ quelli specializzati. Serve, in pratica, un aumento considerevole del numero delle borse di studio di specializzazione per superare il cosiddetto ‘imbuto formativo’. Una prima risposta dal governo e’ arrivata lo scorso luglio, quando il ministro Bussetti ha annunciato l’aumento dei contratti di formazione medica specialistica per il prossimo anno accademico: dai 6.934 del 2018 si e’ passati a 8.905. “Il numero programmatico a medicina – sottolinea all’AGI il rettore della Sapienza di Roma, Eugenio Gaudio – e’ indispensabile anche per continuare a mantenere una formazione di alta qualita’. Il problema vero, pero’, non e’ il numero dei laureati, ma quello delle borse di specializzazione. Ogni anno si laureano circa 9 mila medici a fronte di un numero molto inferiore di borse di studio. A volte ci siamo ritrovati con solo 4.500, 5.000, 6.000 borse e cio’ ha contribuito a creare un divario sempre piu’ rilevante. Quest’anno da parte del governo c’e’ stato uno sforzo, con l’aumento di quasi 2 mila borse di studio, ma ci vorra’ molto tempo per risolvere alla radice il problema che comunque – ribadisce Gaudio – richiede un aumento sempre piu’ consistente di borse di studio di specializzazione”.

Una richiesta che arriva da piu’ parti, soprattutto dal sindacato Anaao Giovani Als (Associazione liberi specializzandi) che insiste: “Il problema della carenza dei medici non puo’ essere risolto togliendo il numero chiuso per l’accesso alla facolta’ di Medicina, ma aumentando le borse di specializzazione. Abbiamo fatto un calcolo e la situazione sarebbe sanata in 5 anni con l’aumento di 2.090 posti ogni anno”. Per il sindacato, inoltre, dovrebbe essere migliorata anche “la qualita’ formativa, una soluzione potrebbero essere gli ospedali di Apprendimento. A cio’ si deve aggiungere una regolamentazione sullo sblocco totale del turnover”. In questo scenario, tra pochi giorni, inizieranno le selezioni per i futuri medici. Il 3 settembre e’ la data fissata per i test di ingresso di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua italiana, mentre quella per la lingua inglese e’ il 12 settembre. Il 4 sara’ la volta dei test di Veterinaria e il 5 di Architettura. Seguiranno le Professioni Sanitarie, l’11 settembre, e Scienze della Formazione Primaria il 13. I test per le Professioni Sanitarie (laurea magistrale), invece, si svolgeranno il 25 ottobre prossimo. I candidati avranno a disposizione 100 minuti per rispondere ai 60 quesiti che da quest’anno presentano importanti novita’. Lo scorso aprile il Miur aveva annunciato prove piu’ vicine alla sensibilita’ e alla preparazione dei candidati: piu’ domande di cultura generale, coerenti con quanto studiato durante l’ultimo anno della scuola secondaria, e meno quesiti di logica. 

 “Da quest’anno, avremo quesiti – spiega il ministro Bussetti – piu’ vicini alla sensibilita’ e alla preparazione dei candidati. Meno logica, e piu’ cultura generale, con l’indicazione esplicita che i relativi quesiti siano pensati guardando a quanto si fa durante l’ultimo anno di scuola”. I quesiti di cultura generale, dunque, passano da 2 a 12 (con una diminuzione da 20 a 10 di quelli di logica) e faranno riferimento, in particolare, all’ambito storico, sociale e istituzionale, letterario. Ci saranno anche domande relative all’area di Cittadinanza e Costituzione. Si partira’ da testi di saggistica scientifica, autori classici o contemporanei, da testi di attualita’ comparsi sui quotidiani, riviste anche specialistiche. In coerenza con il lavoro preparatorio fatto dagli studenti durante l’ultimo anno della scuola secondaria.