Il ritrovamento dell’unghia di un alluce riapre il cold case legato alla scomparsa delle due mogli di Valerio Sperotto, l’ex allevatore di maiali di Velo d’Astico morto nel 2011 a 64 anni. La scoperta del reperto venne fatta dagli archeologi forensi nel corso degli scavi, iniziati nel novembre 2017, all’interno di un’area dove Sperotto allevava i maiali. Le analisi hanno confermato che l’unghia apparteneva a Virginia Mihai, seconda moglie romena dell’uomo, di cui si erano perse le tracce nell’aprile del 1999. L’esito della consulenza sulle tracce del dna compiuta dai Ris e arrivata sulla scrivania del pm Hans Roderich Blattner, che ha riaperto il fascicolo due anni fa, non lascia dubbi: la corrispondenza è del 100% positiva con quella di Mihai. Il reperto proverebbe che il corpo della donna è stato fatto sparire nella porcilaia presumibilmente da Sperotto, da cui la vittima si stava separando.
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