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Innovativo esoscheletro in aiuto per la riabilitazione dopo l’ictus

Un innovativo esoscheletro che interpreta gli impulsi nervosi che arrivano ai muscoli e aiuta i pazienti dopo traumi midollari o ictus. E’ una delle tante novita’ di cui si parlera’ alla seconda European R2S2, la Robotic Rehabilitation Summer School, in programma all’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena (MC) dal 13 al 18 maggio. L’evento scientifico e’ organizzato dal Gruppo Santo Stefano Riabilitazione e promosso dall’European Society for Physical & Rehabilitation Medicine, con il patrocinio della European Union of Medical Specialists Section of Physical and Rehabilitation Medicine (PRM-UEMS), della Societa’ Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa (Simfer) e della Societa’ Italiana di Riabilitazione Neurologica (SIRN). L’innovativo esoscheletro e’ denominato HAL – il nome e’ lo stesso del supercomputer di “2001 Odissea nello Spazio” – ed e’ il piu’ evoluto sistema di riabilitazione robotica, un’interfaccia neuro-funzionale in grado di leggere e interpretare i segnali muscolari e nervosi del paziente, consentendo il recupero delle capacita’ motorie. Quando una persona cerca di muovere il proprio corpo, il cervello trasmette i segnali necessari attraverso i nervi, affinche’ giungano ai muscoli e ne provochino la contrazione e, quindi, il movimento. In persone con patologie come ad esempio malattia di Parkinson, sclerosi multipla, lesioni midollari ed esiti di ictus, questo impulso o non e’ prodotto in maniera corretta o si indebolisce lungo i suoi canali di trasmissione e non arriva a destinazione. HAL, acronimo di Hybrid Assistive Limb, agisce proprio per correggere questa situazione. La sua interfaccia neuro-funzionale, studiata dall’Universita’ giapponese di Tsukuba, attraverso sensori cutanei intercetta e interpreta i segnali muscolari e nervosi che arrivano agli arti superiori e inferiori. HAL, poi, combina questi dati con altre informazioni, riconoscendo cosi’ il tipo di movimento che la persona sta provando a fare e aiutandolo nel realizzarlo.

Il nervo successivamente manda un feedback al cervello che conferma che il movimento e’ stato eseguito correttamente. La ripetizione del movimento rinforza e regola i collegamenti fra i neuroni nel cervello e nel midollo spinale ed i collegamenti fra i neuroni ed i muscoli, promuovendo il miglioramento e la rigenerazione delle funzioni fisiche. Con questo strumento si evidenzia come la riabilitazione non sia solo un’attivita’ meccanica: la volonta’, la collaborazione e la componente cognitiva sono indispensabili per il trattamento. “Conseguenze di ictus, esiti di trauma cranico, lesioni midollari e malattie neurodegenerative come sclerosi multipla, SLA e Parkinson possono beneficiare della riabilitazione con l’utilizzo di apparecchiature robotiche – un ausilio estremamente importante che permette di creare una forte intensita’ nella relazione tra riabilitatori e paziente”, spiega Alessandro Giustini, membro del comitato scientifico del Gruppo Santo Stefano Riabilitazione e responsabile scientifico della Robotic Rehabilitation Summer School: “A differenza di quanto si potesse inizialmente immaginare, infatti, affidando alla macchina il compito di verificare la correttezza del movimento, la sua ripetizione e la misurazione dei risultati, l’operatore – continua – recupera la propria competenza e valorizza la relazione empatica con il paziente concentrandosi sul suo bisogno. L’ascolto e l’adattamento del percorso riabilitativo alle esigenze del paziente diventano il cuore dell’intervento. E la relazione umana ne trae beneficio”. Quello della riabilitazione robotica e’ un ambito in continua evoluzione che richiede un aggiornamento constante. L’appuntamento con la seconda edizione della R2S2 permettera’ di condividere le best practice di 25 Paesi che offriranno casistiche diverse, suddivise per patologie e per eta’, utili alla definizione di nuovi standard operativi. La realizzazione di ricerche internazionali rappresenta uno strumento necessario per la condivisione delle principali novita’ sulla robotica, ai fini della validazione dei nuovi strumenti nell’ambito del recupero del cammino, della mobilita’ degli arti superiori ed inferiori, della postura e della riabilitazione del linguaggio. L’evento sara’ l’occasione per la creazione di network di collaborazione internazionale tra i vari centri di riabilitazione.

Redazione

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