La Dia di Trapani ha notificato all’imprenditore di Alcamo (TP), Giuseppe Amodeo, 64 anni, che opera nell’edilizia e nel settore turistico-alberghiero, e ai suoi familiari, il decreto di confisca del loro patrimonio (per circa 40 milioni di euro) disposto dalla quinta sezione della Corte d’appello di Palermo. Da anni ha spostato il centro dei suoi interessi a Castelvetrano, dove gestiva una struttura alberghiera situata lungo la strada che conduce al parco archeologico di Selinunte. Nella seconda metà degli anni novanta Amodeo era rimasto coinvolto in un’indagine che portò alla luce gli intrecci tra mafia ed imprenditoria a Trapani e arrestato insieme ad altri imprenditori. Il 3 luglio 1998 gli venne contestato il reato di concorso in associazione mafiosa, in quanto ritenuto vicino ai mandamenti di Trapani e Alcamo governati da Vincenzo Virga e Antonino Melodia, detenuti all’ergastolo. Amodeo patteggiò una pena a un anno e 4 mesi per favoreggiamento reale e personale continuato, con l’aggravante mafiosa.
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