Arriva in Appello il processo per la strage del bus del viadotto di Acqualonga (Avellino), l’udienza fissata per il prossimo 17 dicembre, tra gli imputati 6 dirigenti di Autostrade

A meno di un anno di distanza dalla sentenza di primo grado, il processo per la strage di Acqualonga arriva in Appello. Dovranno comparire di fronte ai giudici di Napoli il prossimo 17 dicembre le otto persone condannate per la morte di 40 persone, tutte di una comitiva di pellegrini a bordo di un vecchio e malandato pullman che, dopo aver perso il controllo in un tratto in pendenza dell’autostrada A16 Napoli-Canosa, precipito’ il 28 luglio 2013 dal viadotto Acqualonga di Monteforte Irpino. Il giudice Luigi Buono del tribunale di Avellino lo scorso 11 gennaio, dopo un processo durato circa due anni, ha condannato a 12 anni di reclusione il proprietario del bus Gennaro Lametta. Omise una corretta manutenzione del mezzo e addirittura falsifico’ la revisione grazie a una funzionaria della Motorizzazione Civile di Napoli, Antonietta Ceriola, condannata a 8 anni di carcere. Dei dodici dirigenti e funzionari di Autostrade per l’Italia inizialmente imputati, sei ne sono stati condannati. Tra gli assolti anche l’ex amministratore delegato di Aspi Giovanni Castelluccio. In Appello dovranno presentarsi Nicola Spadavecchia e Gianluca De Franceschi, condannati in primo grado a 6 anni di reclusione, Michele Renzi, Paolo Berti, Bruno Gerardi e Gianni Marrone, che il giudice di Avellino ha condannato a 5 anni di carcere.

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