55 anni fa al ‘Grauman’s Chinese Theatre’ di Los Angeles fu proiettato per la prima volta ‘Mary Poppins’ il film che lancio’ la debuttante Julie Andrews, allora 27enne

Sono passati esattamente 55 anni da quano al Grauman’s Chinese Theatre di Los Angeles fu proiettato per la prima volta ‘Mary Poppins’ il film che lancio’ la debuttante Julie Andrews, allora 27enne, nell’Olimpo del cinema. Il film valse all’attrice britannica un Oscar e la consacrazione hollywoodiana di una delle star piu’ eclettiche della settima arte. Julie Andrews, vero nome Julia Elizabeth Wells Andrews, nacque a Walton-on-Thames, cittadina sul Tamigi, da una relazione della madre, Barbara Ward Morris, con un amico di famiglia. A confessarlo alla piccola Julia sara’ proprio la madre nel 1950. Dopo il divorzio tra Barbara e Edward Charles ‘Ted’ Wells, che aveva allevato la bambina per i primi 5 anni della sua vita, la mamma si risposo’ con Ted Andrews, padrino dal quale la piccola prendera’ il cognome. Ted Andrews e Barbara furono un duo di Vaudeville molto famoso nel circuito inglese e si accorsero subito dello sconfinato talento della bambina che appena dodicenne era gia’ una cantante solista di rivista dotata di un’estensione vocale di 4 ottave. Divenne famosa come “la piu’ piccola primadonna della Gran Bretagna”.

L’infanzia di Julia fu difficle: visse un periodo di poverta’ assoluta e, nella sua biografia, descrisse il padrino come un violento alcolista che provo’ piu’ volte ad abusare di lei. Le cose cambiarono con la stabilita’ raggiunta dal duo di vaudeville che con i primi introiti pago’ l’educazione artistica della bambina prima iscrivendola alla Cone-Ripman School (oggi ArtsEd) e poi con lezioni private dalla soprano Madame Lilian Stiles-Allen, che la Andrews ha spesso definito la sua “terza madre”. La cantante ebbe una grande influenza sulla giovane e anche grazie a lei, a soli diciotto anni, nel 1954, Julie Andrews era gia’ una delle attrici piu’ affermate nel panorama teatrale inglese. Questa notorieta’ la porto’ a Brodway dove i produttori americani la vollero come protagonista nella versione a stelle e strisce del musical inglese ‘The Boy Friend’ di Sandy Wilson. Nel 1955 le venne affidato il ruolo di Eliza Doolittle nel celeberrimo musical ‘My Fair Lady’ che ne segno’ l’ingresso ufficiale nel grande teatro americano, oltre a valerle la prima nomination per un Tony Award. A questa ne fece seguito una seconda, nel 1961, per l’interpretazione della regina Ginevra in ‘Camelot’ di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe. La colonna sonora di ‘My Fair Lady’ cantata da Julie Andrews e’ ancora oggi la piu’ venduta della storia. Quindi recito’ in due special televisivi: ‘High Tor’ al fianco di Bing Crosby, primo film tv della storia e ‘Cinderella’, scritto apposta per lei che fu visto da 120 milioni di telespettatori in diretta. Nel 1959 Julie Andrews sposo’ lo scenografo e costumista Tony Walton, dal quale ebbe nel 1962 la sua unica figlia: Emma Walton, scrittrice per l’infanzia spesso in coppia con la madre. Divorzio’ da Walton nel 1967.

Negli anni ’60 Julie Andrews era gia’ una star pur non essendo mai apparsa sul grande schermo. Scartata dall’adattamento cinematografico di ‘My Fair Lady’ che l’aveva lanciata nel mondo del teatro statunitense – le fu preferita Audrey Hepburn – debutto’ nel 1964 con ‘Mary Poppins’. Nel film di Robert Stevenson interpreto’ la supertata, ruolo per il quale fu scelta proprio dallo stesso Walt Disney che le promise successo e popolarita’ di gran lunga superiore rispetto al film diretto da Jack Cukor. Per la sua interpretazione Julie Andrews vinse l’Oscar come migliore attrice e la colonna sonora da lei cantata divenne il disco piu’ venduto del 1965. Nello stesso anno recito’ in ‘Tutti insieme appassionatamente’ come protagonista, guadagnandosi la sua seconda nomination in un’opera senza tempo divenuta fin da subito un classico natalizio. Dopo questi due film, negli anni ’60 Julie Andrews recito’ in pellicole di grande successo. ‘Hawaii’, ‘Il sipario strappato’ e ‘Millie’ fanno registrare altissime presenze nei cinema d’America. L’unico flop economico risulto’ ‘Un giorno… di prima mattina’, biografia di Gertrude Lawrence che deludera’ gli amanti della Andrews in versione commedia musicale. Nel 1969 sposo’ in seconde nozze il regista Blake Edwards, padre della serie ‘La pantera rosa’. Il primo film della coppia e’ ‘Operazione Crepes Suzette’ che, viste le interferenze della produzione targata Paramount, si rivelo’ un fiasco al botteghino e vide l’allontanamento della coppia dal mondo di Hollywood oltre che il crollo dei musical al cinema. La coppia giro’ insieme ‘Il seme del tamarindo’, ma fu ’10’ del 1979, diretto dal marito, a ridare a Julie Andrews di nuovo le chiavi di Hollywood. Il successo del duo si concretizzo’ con le due opere successive: ‘S.O.B’ satira a tratti autobiografica della Hollywood ipocrita dei primi anni ’80 e ‘Victor/Victoria’ capolavoro di Edwards in cui Julie Andrews interpreta una donna che finge di essere un uomo che canta en travesti’ per riuscire a sopravvivere. Il film valse 7 nomination agli Oscar del 1983, tra cui la vittoria di quello per la migliore colonna sonora. Valse a Julie Andrews un Golden Globe e un David di Donatello oltre a consacrarla come icona gay. 

L’ultimo film con il marito e’ del 1986: ‘Cosi’ e’ la vita’ in cui recita in coppia con Jack Lemmon. L’ultima collaborazione ufficiale tra i due fu nel 1995 quando Edwards diresse la moglie nell’adattamento teatrale di ‘Victor/Victoria’ che segno’ il ritorno a Broadway dell’attrice britannica dopo 35 anni e le valse la terza candidatura per il Tony Award. Andrews rifiuto’ la nomination, prima e ultima volta nella storia del premio, in contrasto con il teatro americano che aveva bocciato la regia del marito perche’ ritenuta troppo cinematografica. Due anni dopo un errore durante un’operazione chirurgica alla gola le rovino’ irrimediabilmente le corde vocali. Mentre nel 2000, a dieci anni da ‘Cin Cin’ di Gene Saks suo ultimo film, ritorno’ al cinema con ‘La fidanzata ideale’, che segno’ l’inizio di una serie di commedie romantiche tra cui ‘L’acchiappadenti’, ‘Pretty Princess’ e ‘Principe azzurro cercasi’ del 2004 dove canta per la prima volta un’intera canzone dopo l’operazione e di doppiaggi d’animazione con la saga di ‘Shrek’ dove presta la sua voce alla regina madre di Fiona e per ‘Cattivissimo me’. L’artista eclettica e’ passata con disinvoltura dai palchi di rivista a quelli di Broadway, dalla tv al grande schermo, dalla carta stampata (e’ autrice di diversi libri per l’infanzia e curatrice della ‘Julie Andrews Collection’) a Netflix dove debutta nel 2017 con Julie’s Greenroom, serie per bambini, di cui e’ produttrice, autrice e interprete. Nel 2020 inoltre interpretera’ il ruolo di protagonista nella nuova serie targata Netflix ‘Shondaland’. L’attrice ha vinto un Oscar, cinque Golden Globe, due Emmy, tre Grammy, due BAFTA, un People’s Choice Award, uno Screen Actors Guild e un David. A Venezia, per la 76esima Mostra internazionale d’Arte cinematografica, le verra’ assegnato il Leone d’oro alla carriera.

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