12 anni fa, con le manette ai polsi, iniziava il calvario giudiziario per il più famoso fotografo VIP d’Italia, Fabrizio Corona

Iniziava 12 anni fa il calvario giudiziario per uno dei fotografi più famosi e pagati d’Italia, Fabrizio Corona. Nell’ambito delle indagini su “Vallettopoli”, infatti, scattarono le manette con l’accusa di minacce ed estorsioni. Il nome di Corona è da allora rimasto legato a una serie di indagini effettuate dalla Procura della Repubblica e in particolare figura, assieme a Lele Mora, quale agente di diversi “VIP” del mondo dello spettacolo, successivamente prosciolto dalle accuse a suo carico come principale co-indagato nella indagine-scandalo denominata “Vallettopoli” per estorsioni ai danni di diversi personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, per le quali la Corte suprema di cassazione lo condanna, in data 18 gennaio 2013, a 13 anni e 2 mesi di reclusione. Il 18 giugno 2015 viene affidato in prova ai servizi sociali presso la comunità Exodus di Antonio Mazzi, dove avrebbe dovuto scontare la pena residua di 5 anni.

LA SUA STORIA PERSONALE

Fabrizio Corona nasce in una famiglia di giornalisti: i genitori sono Vittorio e Gabriella Previtera, affermati nel mondo del giornalismo e vicini a Indro Montanelli, mentre lo zio Puccio era giornalista parlamentare. Fabrizio ha anche due fratelli, Francesco e Federico.Quest’ultimo è anch’egli giornalista. Ha dichiarato di essersi comprato la patente con i soldi vinti al Casinò di Cannes. Il padre gli procura un contratto a Milan Channel. Non ha svolto il servizio militare. Nel 1998 incontra Lele Mora, agente dei VIP, e inizia a collaborare con lui. Inizia a girare e capisce che il mondo che ruota attorno all’agenzia di Mora è l’ideale per i gossip.

Nel 2001 a Milano fonda quindi la Corona’s, agenzia fotografica che fallirà il 9 dicembre 2008. Diventa sempre più chiacchierato e popolare, tanto che viene soprannominato “Re dei Paparazzi”, nonostante non abbia mai scattato una foto, come dichiarerà più volte nel corso degli anni. Dopo aver acquisito ulteriore notorietà a seguito del suo coinvolgimento in procedimenti giudiziari, Corona ha pubblicato due libri autobiografici: Vita pericolosa di un fotoreporter randagio, diffuso come allegato dal quotidiano Libero nel gennaio 2007,La mia Prigione, pubblicato dalla Cairo Publishing sempre nel 2007. Nel 2010, sempre per l’editore Cairo, pubblicherà poi un giallo dal titolo Chi ha ucciso Norma Jean?, che ha come protagonista un “paparazzo” che indaga sull’assassinio di una sua vecchia fiamma.

Nell’aprile 2007 Corona fonda la Fenice srl, società che realizza eventi nel campo della pubblicità, dell’arte e della moda.Ha inoltre lanciato una linea di abbigliamento chiamata “106 Collection” ispirata al numero della cella a San Vittore in cui era stato recluso, un bar-ristorante (Fabrizio Corona Ristobar) a Nardò (Lecce) e un negozio di parrucchieri (Corona’s Vip Parrucchieri) in centro a Bologna.

Il 13 novembre 2008 fonda la Toy Boy (società che opera nel campo dell’abbigliamento) di cui detiene il 100 % delle azioni e che viene amministrata dall’amico-collaboratore Marco Bonato.Nella primavera del 2011 fonda e inizia a dirigere il settimanale scandalistico Corona’s star che nel giro di pochi numeri diventa mensile e poi chiude. Nel frattempo entra in affari con la famiglia Carvalho, imprenditori portoghesi che nel gennaio del 2013 lo ospiteranno durante la sua latitanza, cura il sito Socialchannel.it (magazine di gossip e attualità al quale lavorano 34 persone), crea Lover (rivista di gossip mensile di cui è editore), cura contenuti ed editing grafico dei settimanali Eva e Vip, e partecipa al videoclip della canzone del dj Steve Forest Belen, dedicata alla showgirl Belén Rodríguez, sua ex compagna.

Corona è noto anche per le sue attività come personaggio televisivo, attore e cantante. Nel 2009 è stato tra i partecipanti al reality show di Canale 5 La fattoria, da cui venne eliminato nel corso della terza puntata, con il 56% dei voti. Alcuni giorni dopo suscita polemiche[14] un servizio di Striscia la notizia, secondo cui Corona fosse già a conoscenza del momento esatto in cui sarebbe uscito dal reality.

Corona è inoltre tra i protagonisti del film-documentario di Erik Gandini Videocracy – Basta apparire (2009), dove appare frontalmente nudo in una scena e si reputa una sorta di Robin Hood moderno che “prende ai ricchi, ma per dare a se stesso”. Ha partecipato poi alle riprese del remake del celebre Scarface con Al Pacino, da cui in seguito è stato cacciato.[16] Nello stesso anno ha inoltre pubblicato con il cantante rap Kalief, due canzoni: Corona non perdona e Pazzesco. Corona ha inoltre interpretato in Squadra antimafia – Palermo oggi il ruolo di Ivo Principe detto il Catanese, ex pugile e killer assoldato dei boss mafiosi in Sicilia, apparendo negli episodi quattro e otto della seconda stagione e negli episodi nove e dieci della terza stagione. Nel 2012 ha condotto il programma Libertà di parola – La fabbrica delle opinioni su Canale Italia.

 

 

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